Notizie Storiche

La confraternita dell’Immacolata Concezione o più comunemente Chiesa dell’Immacolata sorge nella parte più antica di Fuscaldo. Costruita nei primi anni del XVII secolo fu edificata dalla Confraternita omonima composta prevalente da capimastri, muratori, scalpellini, ebanisti/intagliatori su progetto dell’arch. Nicolò Riucciulli che di altre chiese ne progettò le facciate, tra cui quella di Montevergine a Paola.

Nicolò Ricciulli, artista Roglianase che durante il suo soggiorno napoletano fu impegnato nei lavori di costruzione del palazzo reale fu anche l’autore del restauro del duomo di Cosenza e della Chiesa di santa Maria della Serra di Montalto.La facciata della Chiesa è opera dello stesso autore e richiama appunto altre facciate sempre da lui progettate nel territorio cosentino.

La prospettiva esterna, sebbene il vicolo non permette di averne completa visione è in stile barocco, il portale scolpito è ricco di fregi e sormontato da una nicchia dove è collocata una statua dell’Immacolata.La Confraternita realizzò accanto alla Chiesa un ospedale detto lazzaretto, funzionante dal 1668 al 1890, destinato ai più bisognosi ed in particolar modo ai forestieri. La Chiesa ha sempre avuto lo scopo esclusivo del culto ed in quanto a ciò IL NOVENARIO (di cui diremo in seguito) ne costituisce l’espressione più autentica ed originale.L’interno della Chiesa è decorato con stucchi ed è dipinto in finto marmo, è dotata di un altare maggiore in marmo policromo, scolpito ed intarsiato con la porticina del tabernacolo in argento simile a quella che si trova nella Chiesa Matrice di Fuscaldo (questo fa presumere la contemporanea realizzazione o addirittura la realizzazione da parte delle stesse maestranze, nei primi anni del 1700).

Il massimo interesse artistico dell’interno della Chiesa è costituito da un prezioso gruppo di sei tele ad olio che presentano chiari i caratteri della pittura della scuola napoletana del 1700 raffiguranti temi del mistero mariano. Per chi entra nella chiesa trova sulla parete destra : la visitazione, la presentazione di gesù al tempio; mentre sul lato sinistro trova: l’annunciazione e la presentazione di Maria al tempio.Nella cappella detta della natività ora adibita a sagrestia si trova: L’assunzione di Maria e la Natività di Maria. Quest’ultima tela, su richiesta della soprintendenza di Cosenza, ha partecipato alla mostra dei capolavori d’arte regionale, dal titolo: “Calabria Obras Primos” che si è tenuta a San Paolo del Brasile in occasione del 450 anni della fondazione della città dal 16 settembre al 20 novembre 2005. Di pregio notevole il quadro dipinto ad olio su tela con l’immagine della Madonna Immacolata, opera settecentesca a firma di G. Pascaletti (Esposto durante la mostra del 16.10.2007 presso il complesso monumentale San Domenico di Lamezia Terme). Anche le opere lignee prodotti dagli intagliatori locali trovano un notevole realizzazione all’interno della chiesa e le caratteristiche principali sono la fastosità e l’abbondanza delle decorazioni. La bottega più attiva a Fuscaldo tra il 1700 ed il 1800 è quella dei Lattari la cui produzione è richiesta in tutta la Regione. Le botteghe erano a conduzione familiare e le conoscenze tecniche insieme alle tendenze stilistiche venivano trasmesse sempre uguali di padre in figlio, di generazione in generazione.

 

Interesse artistico di grande rilievo è costituito dal Campanile, che non è contemporaneo alla facciata, e che è opera imponente delle maestranze Fuscaldesi. E’ formato da dodici colonne di tufo di un solo pezzo di struttura scanalata e di ordine corinzio, situate a gruppi ed in ordine di tre per ogni angolo e formato altresì da quatto finestre campanarie gotiche costruiti ad arco acuto e rette da quattro colonnine in stile arabo moresco.Anche se realizzato in diversi stili architettonici il campanile offre una caratteristica unica non solo per la sua straordinaria altezza (35 mt) ma perché appartiene all’ultima fase della Scuola Fuscaldese quando i capimastri per ridare vigore alla scuola, rielaborarono nuovi e fortunati modelli.

Questi esecutori di opere, così importanti “non sono architetti, ma quelle che vengono definite
appunto Maestranze”: scalpellini e intagliatori che appartengono a scuole locali sorte nel XVI secolo, la cui opera si protrae fino agli inizi del 1900 ed il cui contributo sul territorio calabrese è senza dubbio di notevole apporto. Una delle scuola di scalpellini più importanti è a Fuscaldo che esprime tra il XVI secolo e fino a tutto il XVIII secolo tutta la sua creatività, divulgando un linguaggio nuovo in cui abbondano le decorazioni e gli elementi modulari. I modelli di questo periodo resteranno invariati per secoli, in special modo i modelli di portali elaborati dalla scuola di Fuscaldo hanno grande diffusione in tutta la Calabria Citra e si conservano ancora oggi in numerosi centri storici: Guardia Piemontese, Fagnano Castello, Mongrassano. Gli scalpellini si riforniscono direttamente nelle cave locali e l’uso del materiale locale è una delle componenti fondamentali del linguaggio barocco in Calabria.

L’Arciconfraternita dell’Immacolata venne eretta canonicamentein ente morale nel 1633, come risulta documentato dal decreto del Cardinal Rezzonico.

Venne aggregata nel 1762 (decreto munito di sigillo in possesso dell’archivio storico della Confraternita da Papa Clemente XIII all’insigne Arciconfraternita romana dei Santi Lorenzo e Damaso ma già nel 1727 Papa Benedetto XIII concedeva all’Arciconfraternita dell’Immacolata speciali indulgenze. Le regole canoniche vennero approvate nel 1774 da Mons. Clemente Francone, Arcivescovo di Cosenza .